Leggere che strazio. A scuola

OGGETTO: Offerta tecnica ed economica.

Il progetto “LEGGERE, che strazio!” è un progetto didattico educativo che mette al centro dell’ambito scolastico le storie come strumento di connessione con le competenze future dei ragazzi. Una pratica che, svolta sistematicamente, favorisce inclusione, integrazione, apprendimento e padronanza della lingua italiana.

Chi ascolta ogni giorno la lettura delle storie acquisisce strumenti molto più adatti a sviluppare eccellenti processi di apprendimento. E questo è un dato importante sul futuro di ogni successo scolastico. Il progetto mira a risvegliare la curiosità, a provare soddisfazione, a ottenere miglioramenti nell’attenzione e nel coinvolgimento.

La lettura è dialogo fra esperienza e abilità. Una palestra per il cervello e anche un piacere che all’inizio arriva attraverso la mediazione di chi legge. E non può essere solo la famiglia. Poi c’è il fattore dell’immedesimazione. Le storie proposte devono essere varie. I ragazzi devono potersi riconoscere per anticipare le proprie tappe evolutive. Grasso, timido, pauroso, eroe… non importa.

Ideazione

Tipologia
N° incontri
N° ore per lezione Costo/INCONTRO

SPETTACOLO Obiettivi

Matteo Razzini

scrittore, educatore teatrale, narratore tel. 3420310093 razzini.matteo@gmail.com

Laboratorio di lettura espressiva e creativa a seconda delle esigenze
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Avvicinare alla lettura.

Promuovere l’empatia e valorizzare la differenza delle identità.

Riconoscere, sviluppare ed ampliare l’alfabeto emotivo. Scatenare la libertà dell’immaginazione.

Intendere e praticare la lettura come esercizio di libertà Trovare nuove risorse e modalità d’intervento. Promuovere l’empatia del gruppo.

Aumentare la relazione e l’ascolto.

SVILUPPO DEL LABORATORIO in caso di percorso continuativo

I primi incontri saranno intesi come lettura regalo da parte dell’esperto. Come dice Pennac: “Non chiedere niente in cambio. Non erigere alcun bastione di conoscenze preliminari intorno al libro. Non porre la benché minima domanda. Non dare compiti. Non aggiungere una sola parola a quella delle pagine lette. Nessun giudizio di valore, nessuna spiegazione del lessico, nessuna analisi testuale…”

Dopodiché, negli incontri intermedi, instaurato un rapporto di fiducia reciproca, aprire il lavoro alla curiosità, alle domande, alla possibilità e alla voglia di leggere (per chi lo desidera) e creando connessioni interdisciplinari.


SVILUPPO DEL LABORATORIO in caso di SPETTACOLO

Un incontro unico della durata di 2/2,5 ore circa all’interno del quale ci conosceremo, giocheremo con le letture più disparate, cercheremo di attivare la curiosità e l’immaginazione per avvicinarci, infine, ai nostri amati libri.

LEGGERE COSA E PERCHÉ

Lettura espressiva di albi illustrati, fiabe e favole; racconti, romanzi e poesie; liste della spesa e degli ingredienti; divine commedie, terrene tragedie, manuali di conversazione e chi più ne ha più ne metta.
Leggere per sdrammatizzare paure e tensioni. Leggere per soddisfare il bisogno di essere capiti. Per calmare, rassicurare e consolare. Leggere per essere leggeri.